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Il problema non è se questo signorino, questo Michel (sic) Martone, abbia torto o ragione. Il problema è che un ministro o viceministro non parla così. Specie se è uno dei tanti figli di un cognome: Martone senior, pesco dal Corriere, ex presidente dell'Authority scioperi, finito sui giornali per aver partecipato a un pranzo a casa di Denis Verdini in odor di P3. Michel Martone, già consulente del ministro Brunetta, viene poi considerato politicamente vicino all'ex ministro del Lavoro Sacconi, ex socialista. Tanto che il giovane Michel è finito per diventare perfino membro della Fondazione Craxi. Forse è anche per questo curriculum, che il genietto è diventato ordinario a Teramo senza fare anticamera. Dicono che, genietto, lo sia. Ma uno che, alla prima occasione, se ne esce in questo modo, ricorda più un coglione. Molto tecnico, come usa oggi.

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