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NON SCHERZIAMO, SIGNORI

NON SCHERZIAMO, SIGNORI
Liberalizzazioni, chi ha parlato di liberalizzazioni? I taxi per esempio. Ponzio Pilato Monti li rimanda ai Comuni, previo parere della solita Autorità che serve solo ad incrementare corruzione e burocrazia. Risultato: abbiamo scherzato, le licenze non si toccano, le corse private continueranno ad essere le più care e le peggio servite del mondo, lo strapotere, anche fuorilegge se occorre, dei taxisti crescerà ancora: hanno vinto, hanno piegato il governo, ha vinto la loro lobby romana in odore di neofascismo. Ma che importa? C'è tanto da tassare nella vita, tassare tassare tassare. Non la Chiesa, chi ha parlato della Chiesa, per quella c'è sempre tempo. Ci sono i poveri, gli sfigati, come li chiama il bamboccio Michel Martone, quelli non fanno lobby, non possono ribellarsi. Chi ha parlato di liberalizzazioni, chi ci ha creduto? Non c'erano, non erano niente, al massimo un ritocco alle licenze in un sistema che restava chiuso, niente affatto aperto ad una autentica concorrenza. Macché, si sono rimangiati pure questa minestrina.
E questo governo vorrebbe far la voce grossa coi sindacati, vorrebbe riformare, nientemeno, lo stagnante mercato del lavoro? Via, signori, non scherziamo. Voi non siete qui per cambiare. Ma solo per spennare, spremere, mungere in modo da salvare un sistema di potere corrotto, avido e insaziabile. Lo stesso di cui facevate parte ieri, e a maggior ragione fate parte oggi. E, a ragione ancora maggiore, farete parte domani. Domani, quando la recessione sarà a livelli galoppanti, anche grazie alle vostre manovre e al vostro maldestro tentativo di occultarla mentre la nutrivate. Godetevi, signori, le vostre case, le vostre ville, le barche e tutto il ben di Dio messo insieme in operose carriere bancarie o avvocatesche: nessuno viene a farvi i conti in tasca, si sono già sfogati ampiamente con quello di prima, il miliardario mafioso. Voi invece siete sobri, ricchi sfondati ma sobri, tecnici, cattedratici. Siete presentabili, voi. E non sapete mettere in riga un manipolo di taxisti ultras. Il signor Monti e i suoi affaristi sono un governo di cialtroni, sono dei parolai da quattro soldi, anche se con i milioni in tasca. Sotto il loro indifferente potere le bollette sono esplose, la Siae ha tolto le pensioni ai suoi iscritti, la Rai tenta di far pagare lo stesso canone due, tre, quattro volte, per ogni computer, per ogni autoradio, a benzina è ormai a 2 euro, in anticipo sulle previsioni, e presto salirà a 3, a 4, a 5. E per questi signori non conta altro che la conta dei conti: tassare, tassare, tassare. Niente di più. Niente altro. Possono morire soldati italiani in Afghanistan, e loro non faranno una piega. Possono arrestare, a torto o a ragione, soldati italiani in India, e loro non sprecano un sospiro. Possono suicidarsi dieci persone al giorno, travolte dai debiti, senza più lavoro, e loro insisteranno: tasse, tassare, tassare, tasse. Questi signori sono i classici Robin Hood alla rovescia, ladri coi poveri.
Speriamo si sia capito, finalmente.

Commenti

  1. Chi lo aveva capito dall'inizio, da novermbre, e' stato sempre considerato eretico.
    Chi diceva che non stavano liberalizzando ma incrementando le licenze veniva additato come il solito rompipalle
    Siamo come il quasi morto che si vede arrivare il prete per l'ultima benedizione, senza sapere che il prete era in realta' un boia pronto a toglierci la maschera dell'ossigeno pur di vederci spirare.
    Se chi comanda ha soldi a sufficienza per mandare i figli a scuola, pagare l'ospedale privato, farsi una pensione privata, andare 4 volte l'anno in vacanza, come fa a capire le esigenze della popolazione che campa con 800 euro al mese? non puo' certo, e quindi preferisce tassare e tagliare piuttosto che riformare il paese adeguatamente eradicando una volta e per tutte le rendite di posizione.

    Forse e' vero quel che dici, anzi ne sono sicuro, in italia contano piu' gli utras che un povero cristo che ha lavorato 40 anni

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  2. Concordo con l'analisi: questo governo è stato ed è il male necessario nell'assoluta emergenza finanziaria, ma, dopo avere inasprito la pressione fiscale e riformato pesantemente le pensioni - future -, per tamponare la falla nei conti pubblici alla deriva, non sta operando diversamente dai governi del passato che ci hanno condotto sull'orlo del baratro. Niente tagli apprezzabili alla spesa pubblica corrente, vero buco nero dell'Italia dei privilegi, niente abbattimento dello stock del debito pubblico con la cessione degli attivi patrimoniali di stato, niente riduzione dei costi della politica e degli sprechi dovuti alla casta, a partire dalla (mala) sanità, liberalizzazioni edulcorate sotto l'incalzare delle lobbies, pochi soldi messi sul piatto per le infrastrutture, inciuci con i partiti per tutelare interessi di parte, niente ICI/IMU alla Chiesa, almeno per ora...perchè gli Italiani non fanno un loro 14 luglio ? cosa aspettano ? finchè non lo faranno si meriteranno di essere schiacciati senza pietà dal tallone del potere bancario/finanziario, come nei fatti sta accadendo per tutte le fasce deboli della popolazione europea, da Atene a Lisbona, da Parigi a Londra, questa è la verità !
    o 14 luglio o perire !

    Davide, Milano

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  3. La gente continua a non (voler) capire. E' contenta per l'operazione trasparenza dei redditi dei ministri. Contenta di che? Dell'ennesima prova di forza di chi possiede l'infinito e chiede sacrifici a chi non ha niente? Ma se lo ha detto chiaramente proprio oggi: "a forza di sacrifici si cresce". Non è abbastanza chiaro? tasse imposte e manovre non finiranno mai. La gente è contenta, però. Perchè il Paese ora ha più credibilità. Proprio non la capisco, la gente. E francamente non darei un unghia per questa gente.

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    1. io vorrei tanto capire cosa si aspettano da questo bidone aspiratutto. se non esattamente quello che sta offrendo, anzi risucchiando.

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