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UN GIORNO COSI'


UN GIORNO COSI'
Chissà per quale oscuro motivo aspetto la primavera tutto l'anno se poi, quando arriva, rinuncio ad abbeverarmene, evito di uscire. Forse perchè non ho più dove andare. Forse perché sono come i miei gatti, irrimediabilmente abbandonato alla clausura. Ma la ragione vera, sospetto, è il lacerante piacere di restarmene in una casa rivestita dalla primavera. I muri accesi, i mobili illuminati, un'altra luce, che ricordavo e non ricordavo, che avevo perduto e finalmente mi scalda. Allora ricordo che anche da ragazzo era così, ero così. Mi piaceva più immaginarmi fuori che andarci davvero. Sapere di potermi infilare per i meandri di una città trasfigurata, e infine lasciar perdere. Bastava il pensiero. Bastava la possibilità della libertà. E libertà è anche scegliere di perdere tempo per guadagnarlo. Non mettermi fretta, intontirmi nell'ozio domestico fatto di continuo daffare. Oggi è il primo giorno del nuovo anno, quello in cui cambia l'ora; smanio di vedere la sera tardare, per poter sussurrare la solita, stupida frase di tutti gli anni. “Sarebbero le otto...”. È in giornate come queste, che mi è più facile ricordare. Perchè diventa rivivere. Ricordare per star male per star bene: l'anima mia ha bisogno di questo, dell'eterno tuffo in se stessa a ripescare sensazioni sempre più difficili da riconoscere. Perché io sono la mia anima e lei è quelle sensazioni. In giornate come queste mi riesce meglio, perché il sole della primavera sul punto di esplodere mi traccia la strada, mi chiarisce tutto. È l'intersezione fra attesa e attesa, è pregustare un tempo che non verrà, accarezzando la vecchia promessa delusa, rinata per venire tradita una volta di più. Solo vecchie canzoni, oggi. Solo vecchi pensieri. E così capisco che voler restare rinchiuso nel primo giorno dell'anno non è una resa, è una necessità, una scialuppa fisiologica. Per potere assaporare meglio quello che ho perduto. E lo ritrovo, per lo spazio di una sensazione. Non lo so, se tutto questo è proustiano, non m'importa. Fa parte di me, questo conta. Non posso evitarlo, questo è fondamentale. Mi piace, lo amo, questo è il punto. Io aspetto un unico giorno per rivivere una vita, ogni volta con maggior pena e felicità. Non saprei dove andare in un giorno così, se non dentro me stesso.

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