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QUELLO CHE CI MANCA

Tutti i miei suicidi, i tuoi suicidi

Pioggia calda, mi rovescia addosso
Cani, ombrelli, giocattoli sciolti
Nella sera che scotta la pelle
Asciuga le rughe di restare
Inchiodato a un semaforo giallo
Troppe facce senza più coraggio
O smargiasse che mi porto addosso
Cancellano una piccola stella
Del mattino nata per brillare
Accendendo i fiori di silenzio
Frottole nei vicoli del male
Trottole rubate all'ospedale
Incubi danzanti oltre l'abisso
Non posso pensare ch'è la mia
L'afasia di vetro di un estraneo
Quasi a tutto quello che respira
Mille suoni che mi porto addosso
Le stagioni che mi sento addosso
Tutti i miei suicidi, i tuoi suicidi
I vincenti che non siamo stati
Certamente siamo abituati
A un dolore che è meglio di niente
Ma ti amo per quello che guardi
Fossero soltanto fiori morti
Non mi è mai lieve la notte, sai
Io vorrei provare a dirti tutto
Perché non mi resta altro da fare
Sono preda invece degli incanti
I combattimenti contro il vento
L'incontro che striscia dalle voci
Vita che entra ed esce dai negozi
La casualità d'un posto giusto
Per sbandare a lato d'uno strazio
Non saprete mai quanto vi mento
Per fuggire da questa galera
Prigioniera sei del mio sognare
D'illudermi qui sotto una luce
Non esiste ciò che qui si dice
Forse tu me la perdonerai
Questa verità da marinai
La gassa d'amante che ci stringe
Ci congiunge in attesa del mai
D'una vita così piena di niente
Che non sembra neanche eppure è vera
Come un santo che balla il flamenco
Siamo ombre nella spazzatura
Bianche come spettri su una lastra
Banche di momenti d'alabastro
Quello che ci manca è tutto il resto
A parte un talento da buttare
Giù nel mare quando viene scuro

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