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SE CONTINUA COSI'


Qui non si forniscono indicazioni o preferenze di sorta, ci si limita ad analizzare i flussi e la comunicazione elettorale. Ebbene, guardate che quest'altro giro, tanto per cambiare, la sinistra l'ha cominciato nel modo peggiore e Berlusconi invece benissimo. Lasciate perdere i numeri che va a dare in televisione: quello che conta è che lui ha, e li martella, due slogan semplici quanto efficaci: “basta tasse” e “la casa non si tocca”. In questo momento – in questo momento – non sono due trovate discutibili ma due verità assiomatiche. Sono quello che la gente vuol sentirsi dire e ha il diritto di sentirsi dire, perché la pressione che la schiaccia si è fatta obiettivamente insostenibile, ingiusta, assurda. Da parte sua, Monti presenta un'agenda ambigua, l'unica cosa comprensibile essendo la volontà spietata di ampliare la metastasi dei prelievi. Ha già liberato per l'inizio del nuovo anno una cinquina di tributi micidiali. E la sinistra non sa fare altro che corteggiarlo e promettere, anche lei, nuove tasse. Ho sentito io sia Vendola (ormai fuori gioco) che Bersani insistere su questo punto: maggiore spesa e di conseguenza ulteriore aumento della pressione fiscale. E va bene che il Vaticano, e con lui la Merkel, Obama e la finanza internazionale, hanno chiarito come debbono andare queste elezioni di pura ratifica. Ciò non toglie che la sinistra stia già lavorando alacremente per legittimare la sua sconfitta. Se continua così, la sinistra perde 5 punti a settimana di qui alle elezioni. E sono voti che non vanno a Monti o a Grillo, ma a Berlusconi il quale, male che gli vada, riesce quasi ad impattarla; con il che siamo all'ingovernabilità e al ritorno alle urne entro 12 mesi.

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