Passa ai contenuti principali

L'UNICO MODO

E pensare che c'era un modo per evitare tutto questo. Un modo semplice, nonviolento, ecologico. Non votare. Non votare più, non restare complici, non fingere ancora di credere in questo Stato che si chiama Equitalia, che è pura imposizione, autoritarismo irresponsabile, burocrazia che schiaccia e che uccide, in questa democrazia dei partiti, in questa perenne spartizione di tutto. Non accettare ancora l'alternativa tra una politica malvivente, che abbiamo provato fin troppo, e un'antipolitica in odore di dittatura, che non è affatto consigliabile provare. Bastava questo, prendere atto che non c'erano alternative e scegliere il silenzio, la rinuncia operosa. Non votare, al novanta per cento, per poter davvero ricominciare da zero. Ma vi hanno conformato, lo Stato dei partiti, della Costituzione mai applicata, questo Stato della retorica delle bandiere e della terribile brutalità delle cartelle esattoriali, vi ha messo addosso una paura del diavolo, vi ha insufflato l'obbligo civile del votare ancora, e sempre, e per sempre, qualsiasi cosa accada, qualsiasi faccia vi imponga, qualsiasi legge elettorale vi imponga, e voi andate e votate. Andate e prendetene tutti. E io penso che voi votiate per il perverso piacere di potervi lamentare di qualcosa che avete voluto.

Commenti

  1. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Vorrei vedere cosa succederebbe se andasse a votare solo il 5% degli aventi diritto, e poi i vincitori avessero il coraggio di presentarsi al parlamento, ignorando quel restante 95% di astenuti... A meno che non avessero l'esercito dalla loro parte... Sono d'accordo con massimo Del Papa, è una vita che l'ho faccio e che lo dico, ma il popolo italiano non vuol capire e neanche mi illudo che un giorno capirà. Mi chiedo se il perdurare di questo stato di fatto sia dovuto più all'ignoranza o al masochismo degli italiani, forse tutte è due le cose.

      Elimina
  2. Lasciatemi dire però che la scelta consapevole di non andare a votare è solo una fesseria. Vuol dire fregarsene. Non è una scelta reazionaria e nemmeno intelligente. Piuttosto trovo corretto alzare il sedere dal divano e presentarsi alle urne ed esercitare uno degli ultimi diritti democratici che si spettano, e lasciare la scheda in bianco. Che poi è l'unico voto di protesta possibile.
    Paolo Cattoni

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Io non credo nei diritti democratici, non credo nello Stato. Non più.

      Elimina

Posta un commento