Scalpore e sconcerto ha destato la
notizia dell'ordinanza prefettizia che nel Fermano vieta alle donne
di vestirsi “da troie”, senza ulteriori precisazioni; avendo io,
che qui ci vivo, chiosato che trattasi non di misura per la sicurezza
ma di volgare gabella per ammortizzare il mancato gettito IMU, sono
fioccati commenti più o meno indignati, che tuttavia confondevano la
questione: il punto non è cosa sia più o meno lecito in quanto
logico o gradito; il punto è che quello che lo Stato decide, lo fai.
E lo Stato “legge ordine e disciplina”, un tempo feticcio della
destra reazionaria, oggi è finito nelle mani della sinistra moralista con
pruriti totalitari, o meglio spartito da amministrazioni, locali o
centrali, non distinguibili nell'impeto predatorio: la costante è la
prepotenza, in forma di tasse, multe, prelievi. Vedrete che un giorno
non lontano legalizzeranno anche le droghe: non per combatterne la
piaga o per renderle meno pericolose ficcandole su un banco di
farmacia: semplicemente per tassarle meglio. Quando lo Stato ti
“libera” in qualcosa, è per fartela pagare. Sempre. Aggiungiamo
un paio di considerazioni a margine, che poi sono due notizie a
corredo, sempre per illustrare le strategie per combattere la “piaga”
della prostituzione, il cui consumo, lungo la fascia costiera
fermana, è storico e incessante, non è contrastabile in quanto
endemico. Bene, son riusciti ad istituzionalizzare, col decisivo
contributo della magistratura, preclari magnaccia, saliti in politica
e stravotati dalla popolazione timorata di Dio (e qui si aprirebbe un
altro filone riflessivo, che per carità di patria omettiamo, anzi
umettiamo). L'altro asso nella manica, era il prefetto
antiprostituzione Ferrigno il quale qui veniva a puttane dopo avere
ricattato le vittime di usura; gli organizzavano sontuose orgette,
smaltite le quali lui si presentava ai giornali dicendo che la lotta
al racket era a buon punto. Per lui, senz'altro. La faccenda, una volta scoppiata, non
suscitò sdegni di sorta ma una sorta di bonaria, rilassata,
provinciale comprensione anche perchè ad essere coinvolti erano in
tanti, qualcuno pure del meraviglioso mondo della legalità
antimafiosa.
Ora, che volete, una bella tassa –
la prescrizione, si capisce, vale democraticamente anche per i
maschietti “vestiti da trans” - serve appunto a finanziare gli
sprechi dei Comuni interessati e a nient'altro. Non è che lo
nascondono. Sempre la provincia ha lanciato, "in via
sperimentale" per un anno, un nuovo autovelox discutibile che,
lungo due strade ad alta percorrenza, rileva la velocità media e
fulmina. Dicevano di volerlo fare per la sicurezza dei cittadini;
dopo un mese si sono presentati ai giornali esultando: "Già
tremila multe, andiamo alla grande". Hanno anche lanciato dei
pacchetti, dei buoni sconto per chi paga subito o accumula più
infrazioni in breve tempo; mentre il Comune di Fermo, volendo
“rimodulare” la tassa per l'asilo nido, in realtà l'ha fatta
esplodere, partendo dall'aliquota minore, già valevole per tutti, e
salendo per 6 scaglioni progressivi al reddito. In casi del genere,
la gente si rassegna e paga. In presenza di misure demenziali come il
divieto di vestirsi o atteggiarsi“da troie”, la popolazione,
zoccole incluse, ha continuato a vivere e vestirsi come prima,
indifferente alle follie del prefetto di Fermo. Ieri sono usciti due
giornali locali, uno diceva che la misura del prefetto di Fermo era
stata ignorata, l'altro, più ossequiente, che aveva avuto successo.
Aveva ragione il Carlino, la gente non esce truccata da Rocky Horror
per protesta, ma semplicemente se ne frega.
mio zio fa camicie , e quest'anno me ne ha regalate alcune bianche in misto cotone-lino , una volta indossate mi si vedono i capezzoli.
RispondiEliminanon essendo un temerario ed avendo come priorita' del mio fatturato il pagare le tasse non sottoforma di multe , non verro' a Fermo.
Vp ( uomo )
Peccato tu non sia una lei, ti avrei invitato io. Con la camicia, si capisce.
RispondiEliminaahime' la solita storia ,i nostri eroici amministrafolli , son fuori dalla realta' e dentro la illogica delle poltrone dispensate dal loro padrone di turno.
Eliminase capiti a Milano , per qualche spettacolo ti regalo una camicia libera-capezzoli. :)
Vp