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ROULETTE RUSSA


Senza farla tanto lunga, ogni disastro fa emergere facce grandguignolesche ad ogni livello di potere, ammiragli, armatori, ministri, speriamo non anche comandanti. E sarà pure vero che il Norman Atlantic era in perfetto stato, come non si stancano di ripetere i resoconti propagandistici, ma le carenze strutturali erano state rilevate, il traghetto viaggiava oltre il pieno carico e tuttora nessuno sa quanti fossero i passeggeri, inclusi i clandestini, che forse hanno acceso fuochi per scaldarsi, così come nessuno si spiega l'origine del rogo, i soccorsi a bordo che non funzionano, la totale inettitudine, la bagarre per salvarsi senza rispetto dei più deboli come ha raccontato il soprano Dimitra Theodossiu. Da quest'altra sciagura si traggono due lezioni, due conferme. La prima è che l'aumento esponenziale del turismo di massa ha incrementato di pari passo la probabilità dei sinistri combinandosi in modo micidiale con lo scadere dei livelli di sicurezza nel diportismo a basso costo, quanto a dire che una traversata o un volo non sono molto più sicuri di una roulette russa. Come nei film di Fantozzi col pavimento del velivolo o della nave fatto di cartone che si sfonda al primo saltello tirandosi giù a catena mezzo carico umano. L'altra conferma è dell'inutilità della UE che riempie gli Stati membri di direttive, prescrizioni, ordinanze che poi nessuno sa o vuole rispettare. Il risultato è una morte miserabile e odiosa, difficile da accettare. Ma la si accetta senza problemi, con opportuno fatalismo perché la corsa alle illusioni pubblicitarie da poveri, il turismo dei disperati è inarrestabile come il consumismo nella sua fase più automatica e demente. Prendi i due Paesi più scalcinati dell'Unione, collegali con una rotta, e otterrai il disastro del Norman Atlantic. 

Commenti

  1. Io questa storia delle vacanze viaggio a tutti i costi proprio non la capisco. Diamine, ho lavorato tutto l'anno rimbalzando a destra e a manca come una palla da flipper, e adesso che ho a disposizione 2 settimane di riposo mi devo imbarcare in un viaggio vacanza di massa per fingere di essere un ricco scemo che si spara la settimana bianca o settimana gialla (di sole) in pieno inverno.
    Ecco invece queste mie vacanze di Natale: sveglia alle 10 (e questa è già una pacchia per chi come me adora dormire), piccola spesuccia al negozio sotto casa, 1 ora ai fornelli a cucinare intanto che le mie figliole svolgono i compiti, una passeggiata col cane, poi il pranzo e poi eccetera eccetera eccetera. Il tempo riconquistato, diluito, finalmente tutto a mia disposizione. Ecco la mia vacanza. Per farla corta, tutto molto borghese? Questo non lo so, ma se così fosse allora viva la borghesia, tié!
    Un abbraccio e tanti auguri Max,
    Sandro
    P.S.: belli e intensi gli ultimi fari, a presto il mio rinnovo per il 2015

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