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PER QUELLA CHE E'

NOTTE SERENA

Ogni tanto salta fuori qualche infame che, con la scusa delle sedute spiritiche, violenta le malcapitate di turno con la complicità di un'accolita di degenerati. Ultimo caso pervenuto, Torino, dove per mesi hanno abusato in tutti i modi in particolare di una diciassettenne convinta di sottoporsi a riti esorcistici: che finivano con l'ammucchiata a sue spese, sotto gli occhi perfino della madre del suo “fidanzatino”. Ecco, al di là delle sacrosante pene da somministrare ai responsabili, che potrebbero benissimo contemplare anche quella del contrappasso, sarebbe anche il caso che certe Belle Addormentate si svegliassero una volta per tutte: passi la singola esperienza, ma quando ti presti per mesi, quando consenti lo scempio di te stessa a oltranza, forse c'è qualcosa che non va. Anche perché l'esperienza di uno stupro di gruppo non è esattamente la più indolore, gratificante e significativa per una donna. Per cui, delle due l'una: o la poveretta non sapeva cosa subiva, e allora è da curare, però internata; oppure lo sapeva, e allora la faccenda della sudditanza psicologica lascia il tempo che trova, cioè tempo perso. C'è una responsabilità anche dell'irresponsabilità, se una giovane donna non è in grado di provvedere a se stessa, allora la si veda (e si provveda) per quella che è: giustificarne la buona fede, spostare l'attenzione sui carnefici, puntare sul princìpio di libera determinazione della donna e della cittadina, ripetere che il maschio fa schifo e non deve approfittarsi, sono tutte cose giuste e belle ma non salvano una vittima da se stessa.

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