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VALZER


Dove cadi, mio destino, senza una ragione, senza una missione, sotto un cielo di cera, ora che il vento cede, ora che viene sera? 
Dove cadi, mia parola, in questo valzer triste, da balera, poca gente che danza e nessuno che spera, nella stanza fioca dove una cameriera porta via i bicchieri e domani è già ieri? 
Dove cadi, mio amore, rapito da bambino, una volta e per sempre condannato a fiorire per lasciare i tuoi petali uccisi sul sentiero, gocce di felicità volate via un mattino?
Dove cadi, mio cuore, ubriaco in quale mare, per farti mangiare dai pesci se non riesci neppure a sanguinare, clochard che ti trascini per destini non tuoi, che fruga nei bidoni dell'emozioni altrui?
Dove cadi, mio passo, in fuga da se stesso, in questa notte accesa, in questa città offesa, ferito sulla strada ingombra di chiodi, nella foresta d'ombre ch'erano la tua casa?

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